- 150 gr di riso a chicco corto
- Fogli di alga nori q.b. (dipende sia dalla grandezza dell’alga che dalla quantità di riso che ci stenderemo sopra noi)
- 120gr di filetto di salmone (o carpaccio di pesce spada, o tonno dipende dai propri gusti)
- 1 avocado o cetriolo (opzionale)
- 1 cucchiaio di mirin (o aceto di riso)
- 1 cucchiaino di zucchero
- Philadelphia (opzionale)
- Mandorle o arachidi (opzionali)
- Salsa di soia q.b.
- 1 bicchierino di sake (opzionale)
- 10 gr di pasta wasabi (opzionale)
- Stuoietta di bambù detta makisu (in mancanza di questa potete aiutarvi con un telo umido e della pellicola trasparente)
- Tagliere
- Lavare il riso fino a quando l’acqua non diventa perfettamente pulita, così da eliminare l’amido
- Iniziate a preparare il riso per il sushi versandolo in una casseruola con 250ml di acqua, coprire con un coperchio e lasciate cuocere finché l’acqua non inizia a bollire. Dall’ebollizione continuate la cottura per 15 minuti o fino al completo riassorbimento dell’acqua (fate comunque molta attenzione, purtroppo con alcuni tipi di riso per sushi mi è capitato che fossero passati i 15min, che l’acqua si fosse riassorbita ma il riso era rimasto crudo ho aggiunto quindi un poco d’acqua fino a quando non sono arrivata alla giusta cottura).
- A cottura completata togliete il riso dal fuoco ed aggiungete un cucchiaino di aceto di riso, un cucchiaino di zucchero e un bicchierino di sake (personalmente nella maggior parte dei casi il sakè non lo metto), mescolate e lasciate raffreddare il riso in una teglia coprendolo prima con un panno umido.
- Mentre il riso si raffredda tagliate a fettine il pesce che avete deciso di utilizzare, io spessissimo utilizzo il salmone, e le verdure; sé preferibile che entrambi gli ingredienti siano della stessa lunghezza.
- Dopo esservi accertati che il riso si sia raffreddato siete pronti per stenderlo sull’alga che sarà posizionata, a sua volta, sulla stuoietta di bambù. Prima di iniziare è importante bagnarsi i polpastrelli con acqua e aceto di riso così da evitare che il riso si appiccichi dappertutto e se ne perda una parte (se vi è possibile mettevi accanto una scodellina, o anche unta tazza, con dell’acqua e aceto di riso così da bagnarvi la punta delle dita ogni volta che iniziate un nuovo “involtino”).
- Stendete il riso lasciando solo uno dei lati dell’alga scoperta per circa 1cm per facilitare la chiusura e rendere la forma del Maki migliore, fatta eccezione per alcuni chicchi posti ad intervalliregolari che faranno da “collante” (se l’alga è di forma rettangolare, e non quadrata, bisogna lasciare libero uno dei due lati lunghi).
- Disponete adesso gli ingredienti che avete scelto partendo dal pesce, successivamente il philadelphia (io per una questione di intolleranze uso quello senza lattosio nel caso non dovessi trovarlo acquisto il light, ma tra i due preferisco di più quello senza lattosio anche perché la sua composizione riesce a “bloccare” meglio gli ingredienti che posiziono al di sopra), l’avocado o il cetriolo e se vi piace potete aggiungere anche arachidi o mandorle, io metto le mandorle cotte al forno. Potete aggiungere al centro il wasabi ma in piccolissime dosi, perché è molto molto piccante (e ve lo dice una che in parte è anche calabrese ed è abituata a mangiare cibi piccanti).
- Adesso arrotolate ben stretto il tutto aiutandovi con la tovaglietta di bambù, cercando di formare un rotolino il più compatto possibile.
- Ripetete le operazioni fino a quando non finite tutti gli ingredienti
- Prendete un tagliere e iniziate a tagliare i rotoli ottenuti della grandezza di 3cm l’uno circa, per facilitarvi lo svolgimento delle azioni prima di iniziare bagnate il coltello con acqua e aceto di riso, la lama bagnata vi aiuterà a tagliare meglio l’alga.
- Disponete il sushi su un vassoio e riponetelo in frigo per almeno 1h prima di servirlo.
Adesso non vi resta che riempire delle ciotoline con la salsa di soia e siete pronti a mangiare il vostro sushi fatto in casa.
Anche per questa volta è tutto. spero che la ricetta, per quanto lunga, sia di vostro gradimento, al prossimo articolo, un bacio C. ^_^
P.S. Le foto che vedete sopra le ho scattate l’ultima volta che ho preparato il sushi e ne ho preparato 3 tipi diversi ma simili, un tipo era solo salmone, un tipo salmone e philadelphia senza lattosio e l’ultimo tipo salmone, philadelphia e mandorle tostate al forno.