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Europa on the road pt.2

Buongiorno ragazze e ragazzi come state?
Eccomi a parlarvi della seconda parte del mio viaggio, la prima la potrete leggere qui, le foto che vi mostrerò oggi riguarderanno tutte Amsterdam, la città dove ci siamo fermati 5 giorni.
L’ho trovata una città davvero carina, è vero quando dicono che è piccola e basta un weekend per vedere le cose più importanti ma credetemi io mi sarei fermata molto più di 5 giorni.
 17 Agosto.
Come avrete letto nel precedente articolo siamo arrivati ad Amsterdam poco prima di cena,  tempo di una doccia veloce e di un cambio e siamo andati a cena ed a scoprire almeno una piccola parte di questa bellissima città, per arrivare all’Hard Rock, dove abbiamo cenato, abbiamo usato Uber, il locale si trovava a circa 2km dal nostro albergo, in questa zona si trovano davvero locali per tutti i gusti, infatti ci siamo tornati altre 2 sere.
I tavoli che affacciavano sul canale nella parte esterna erano tutti occupati ma abbiamo trovato un tavolo al piano superiore, ala chiuso, che affacciava anche lui sul canale, davvero suggestivo.
Dopo cena, ed una passeggiata in zona, siamo tornati in hotel a piedi così da conoscere il più possibile la zona intorno a noi.
La nostra stanza al Wyndham Apollo Hotel, se pur lontana dalla reception, era davvero bellissima, il nostro finestrone affacciava sul canale e per vedere fuori dovevamo salire su una scaletta, come quella che potete trovare nelle barche private, sul “davanzale” c’era un divanetto che ci permetteva di rilassarci affacciandoci sul canale, la sera era davvero molto bello ritornare in stanza e stendersi lì per ammirare il tramonto o semplicemente le navi barche passare e le anatre e le oche giocare tra di loro.

Giorno 18.
Di mattina ci siamo recati a piedi al Van Gogh Museum, avevamo acquistato i biglietti online per evitare la fila, e vi consiglio di farlo perché già alle 10 del mattino era eccessiva e per poter risparmiare qualche €.
Il museo di snoda su 3 piani, all’interno non si trovano solo opere del famosissimo artista Olandese, amo l’arte quindi dal parte mia non potrete che sentire pareri positivi, trovo solo il prezzo del biglietto esagerato,  a Londra i musei sono gratuiti me in altre grandi città i biglietti costano molto meno e ci sono più opere da vedere, ma questa è una mia piccola considerazione. Subito dopo siamo andati al museo dei diamanti, dove una guida ci ha mostrato le caratteristiche che deve avere un diamante per essere pregiato, tranquille ragazze le metto tra le foto ;), successivamente una lunga e lenta passeggiata fino a piazza Dam, abbiamo così ammirato i negozi del centro e i vari canali di Amsterdam, ovviamente non abbiamo fatto un giro anche al famosissimo De Bijenkorf, il grande magazzino che affaccia su piazza Dam.


Prima di dedicarci all’Heineken experience che prevedeva prima un giro in battello tra i canali di Amsterdam, siamo tornati in Hotel dove abbiamo lasciato i vari pacchetti e ci siamo dati una rinfrescata.
Il giro sul battello mi è piaciuto tantissimo, lo rifarei subito, abbiamo visto buona parte di Amsterdam, una volta finito di corsa di fronte per entrare all’ultimo turno di tour alla fabbrica Heineken, il museo in se non è nulla di particolare ma è comunque un’esperienza che consiglio agli amanti della birra, inoltre con il bracciale che riceverete all’inizio avrete diritto a due birre alla fine tour più quella offerta da loro durante il giro, dove brinderete tutti insieme, Pröst!, divertentissimo il mini film in 3D che vi farà vedere come nasce la birra.

Giorno 19.
Non siamo riusciti  a trovare i biglietti della casa di Anna Frank sul sito , risultavano esauriti, così ci siamo messi in fila per acquistarli per l’ingresso pomeridiano, per visitare questo luogo sappiate che la mattina potrà entrare solo chi ha acquistato i biglietti online ed il pomeriggio chi lo fa sul luogo, fortunatamente uno dei ragazzi dello staff ci ha detto di controllare il sito perché avevano appena messo altri biglietti online, e così li abbiamo acquistati per entrare alle 14. Se nei vostri programmi c’è la visita a questo museo vi consiglio di tenere sotto controllo il sito perché nonostante i biglietti finiscano subito ne mettono sempre degli altri.
Era ancora metà mattinata così siamo andati a fare colazione con i famosi pancakes danesi, completamente diversi da quelli americani, per chi mi segue già su Instagram avrà già visto la foto, noi siamo andati in uno dei locali più famosi di Amsterdam, da Sara’s Pancakes House.
Dopo una colazione abbondante e soddisfacente siamo andati al mercato dei fiori, dove siamo stati catapultati in un tripudio di colori, alla fine io e il mio fidanzato abbiamo acquistato circa 200 bulbi, speriamo fioriscano almeno una parte, il mercato è davvero piccolo e veloce da visitare.
Prima di tornare alla casa di Anna Frank abbiamo lasciato i bulbi e i vari magneti in albergo, il tempo era davvero limitato così, anche questa volta, abbiamo usufruito del servizio offerto da Uber.
Arrivati davanti al museo siamo entrati subito, penso sia difficile, forse impossibile descrivere le emozioni provate lì dentro, ascoltando non solo i racconti di chi non c’è più ma i video di coloro che invece sono sopravvissuto, davvero da brividi, fa paura pensare a quali livelli la cattiveria umana può arrivare.

Usciti dal museo piovigginava, così ci siamo seduti a prendere qualcosa bere anche per goderci un po’ il paesaggio e per decidere cosa fare nelle ore successive, ci siamo fatti convincere dalla guida che utilizzo per tutti i miei viaggi, la Lonely Planet, e siamo andati a prenderci una birra sotto un mulino poco fuori il centro di Amsterdam, nonostante la pioggia ci siamo davvero rilassati e la birra artigianale era davvero buonissima, ne vorrei ancora!
Poi una passeggiata per qualche Km, aveva smesso di piovere, ci siamo però dovuti arrendere alla pioggia quando è ricomparsa e così abbiamo ripreso il tram fino a piazza Dam dove abbiamo fatto un giro nel famoso quartiere a luci rosse, noi abbiamo trovato tutto chiuso, probabilmente perché erano le 18.
Da lì siamo tornarti a piazza Max Euweplein quella dovsi trova l’Hard Rock, e abbiamo cenato in un ristorante italiano, e da lì di nuovo passeggiata a piedi fino all’albergo.

Giorno 20.
Tutti in macchina, direzione un centro commerciale vicino l’aereoporto, perché proprio quello? Perché qui tra i vari negozi c’era anche Primark ;).
Qui abbiamo anche fatto colazione, abbiamo mangiato benissimo, ovviamente anche oggi pancakes, questa volta americani però, dopo aver raccolto tutte le energie necessarie, soprattutto i maschi per sopportarci, ci siamo messi in movimento.
All’ora di pranzo un panino e poi via direzione Amsterdam centro, dove abbiamo fatto un altro giro ed abbiamo mangiato le famose patatine Olandesi.
La sera eravamo abbastanza stanchi ed inoltre diluviava così abbiamo deciso di rimanere in hotel, qui ci siamo bevuti qualcosa al bar e poi abbiamo ordinato delle pizze che abbiamo mangiato nella nostra stanza.

Giorno 21.
Il giorno della partenza purtroppo è arrivato, i nostri programmi prevedevano di fare un altro giro per Amsterdam ma il diluvio non ci ha concesso nulla, così, dopo aver rimesso le valigie in macchina, siamo andati a fare colazione al The Breakfast Club vicino al Van Gogh Museum, quando visitiamo le città all’estero cerchiamo sempre questa catena, i prezzi non sono proprio bassi ma si mangia benissimo.
Da qui riprende il nostro viaggio itinerante, direzione Strasburgo.
Vi mostrerò nel prossimo articolo l’ultima parte del viaggio e le sensazioni che ho provato.
A presto ragazze e ragazzi.

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